Ormai l’abbiamo capito: la sostenibilità è diventata una moda. Ma, una volta capito cos’è il greenwashing e come funziona, come facciamo a capire da soli se un brand di moda è sostenibile oppure no? Lo si può fare anche semplicemente analizzando con attenzione il suo sito internet. Vi spiego come fare.

Premessa
Come sempre, tengo a dire che queste sono le prove e gli esperimenti che ho fatto io, a volte sbagliando, più spesso azzaccandola (dopo averne sbagliate tante), in un percorso sempre più a ostacoli nel cammino verso la sostenibilità nella moda e verso una maggiore consapevolezza di quello che acquistiamo. Ecco qui una serie di cose da guardare quando volete sincerarvi se un brand vende capi sostenibili o meno.

Come capire se un brand di moda è sostenibile: occhio al prezzo
Un prezzo troppo basso non è mai un indicatore di moda etica e sostenibile. Come vi ho spiegato diverse volte, se il prezzo non lo state pagando voi, o lo sta pagando qualcun altro oppure si è lesinato su finiture e materiali. Qui ci sarebbe da aprire una piccola parentesi a proposito di quello che si intende per “prezzo troppo basso”. La nostra percezione del prezzo è cambiata moltissimo negli anni, dall’avvento del fast fashion, come spiega benissimo Elizabeth L.Cline nel suo “Siete pazzi ad indossarlo”.
Una volta, era normale spendere per capi “importanti”: il cappotto, il piumino, il maglione in lana o cachemire. Perché? Perché se ne acquistavano meno e duravano di più. Adesso è il contrario: la sfida è trovare chi vende un capo “buono” al prezzo più basso possibile. Il punto è che l’asticella del “buono” si è notevolmente abbassata. Fatevi un giro in un qualunque negozio vintage che abbia capi più vecchi degli anno ’90 e provate a sentire il peso dei cotoni e delle lane, della stoffa. Poi confrontatela con quella dei negozi di adesso. Capite tutto da soli.

Come capire se un brand di moda è sostenibile: occhio alle composizioni
Guardate se specificano il tessuto o le materie prime dei capi. Se è poliestere e non è riciclato, di sostenibile c’è pochino. Non fermatevi però al fatto che magari il cotone sia definito come organico: non è detto che perché il filato è organico, la produzione sia etica, vedi alla voce greenwashing.
Come capire se un brand di moda è sostenibile: cercate di capire se c’è del greenwashing
Se vi stanno parlando di centomila iniziative pregevoli, ma che poco hanno a che fare con i capi che vengono venduti, mmmmm… occhio, perché potrebbero stare nascondendo qualcos’altro.

Come capire se un brand di moda è sostenibile: cercate un codice etico
In genere nella parte about dei vari siti, c’è una sezione dedicata alla storia dell’azienda. Leggetevela con attenzione, guardate se si tratta di aziende nuove o se hanno una storia, anche familiare alle spalle. Guardate se c’è un codice etico e, se lo trovate, non fermatevi lì. Molte aziende parlano di codice etico, ma si riferiscono ai loro diretti dipendenti, per capirsi ai lavoratori dentro agli uffici. Il codice non riguarda i subfornitori. Quindi, a meno che le aziende non abbiano la certificazione SA8000 o non abbiano fabbriche di proprietà, non è detto che la produzione sia etica.

Come capire se un brand di moda è sostenibile: cercate la ragione sociale e i contatti
Da qualche parte sl sito, spesso in piccolino al fondo dell’homepage, ci sono i riferimenti dell’azienda. Guardate dov’è basata, vedete se ci sono i contatti. Se non vi sentite sicuri, mandate una mail all’azienda, chiedete, informatevi. Se sono aziende che non hanno nulla da nascondere, vi rispondono, producendo certificazioni e risposte dettagliate. Altrimenti, traete voi le vostre conclusioni.

Cara Angela, in generale non acquisto online (credo di aver acquistato solo un paio di jeans), perchè preferisco vedere, toccare, provare. Devo dire però, che dal punto di vista della sostenibilità, questa mia abitudine è del tutto inutile…Penso che le aziende davvero sostenibili siano poche e che per noi consumatori sia davvere difficile capire chi lo è. Quelle poche, forse, dovrebbero parlarne e diffondere l’informazione il più possibile: per molti clienti sarebbe un valore importante.
Ciao Claudia, mi trovi pienamente d’accordo. E’ sempre molto difficile distinguere la vera sostenibilità dal greenwashing. Diciamo in generale che, se ti affidi a marchi piccoli, anche acquistati of line, è più facile evitare di cadere vittima di terzisti che producono in modo non etico e non sostenibile. La qualità premia sempre!