So bene cosa vuol dire dormire due ore in una notte (quando ce la fai), svegliarti senza capire che giorno è, decidere di uscire per prendere una boccata d’aria e renderti conto che metà dei vestiti è a lavare e l’altra metà a stirare. So cosa vuol dire vivere con l’odore del rigurgito sotto il naso, con le macchie di omogeneizzato sull’unica maglia pulita superstite, con occhiaie che arrivano alle ginocchia e come unico desiderio il miraggio di arrivare a dormire cinque ore di fila. Lo so, perché ci sono passata.
Questo non è un blog sulle gioie e i dolori della maternità, ma sono mamma anche io, vi assicuro che vi capisco e posso dirvi questo: abbiate fede perché non è tutto perduto!
Sto per dirvi una cosa che sembrerà banale, ma che invece è molto importante: diventare mamme non significa dimenticarsi di essere donne. Siamo sempre le stesse di prima, con la differenza che siamo anche mamme. Se cominciamo prendendoci cura di noi stesse, vedendoci belle, consapevoli che non abbiamo perso nulla ma che ci siamo arricchite di qualcosa, anche il periodo del post partum sarà più facile da affrontare.
Quello che le mamme vorrebbero sapere per essere sempre in ordine
Di seguito vi riporto pochi facili accorgimenti che hanno aiutato me quando è arrivata la mia Amelia, nei primi difficili mesi in cui mi sono ritrovata improvvisamente in un frullatore senza pulsante di spegnimento.
- Semplificate: fate in modo da avere nell’armadio capi facilmente abbinabili tra di loro e con cui vi sentite comode, il che non significa solo tute extra large. Non fatevi mancare leggins in tinta unita, cardigan e maglie tricot oversize, maglie a manica lunga e corta in tessuti che si adattano al corpo senza segnarlo, abitini morbidi che cadano a tunica, da impreziosire eventualmente con una cintura, se avete già riacquistato la vostra linea e se, come me, non allattate. Lasciate perdere orecchini e collane: oltre a graffiarli, i bambini tendono ad afferrarli e tirarli, cosa pericolosa per loro e per i bijoux. Io ho partorito a fine giugno, ma credo che, appesantendo i tessuti, gli stessi capi siano declinabili in tutte le stagioni.
- Praticità: evitate di complicarvi inutilmente la vita portandovi dietro mille cose. Lasciate a casa la vostra borsa e mettete chiavi, telefono e portafoglio in una pochette nella tasca esterna della baby bag. Non preoccupatevi, sarete chic lo stesso. Munitevi di capi che non vadano stirati: jersey, microfibre, magline, da lavare e far semplicemente asciugare. Una piegata veloce e via nel cassetto. Meno tempo a stirare, più tempo per voi!
- Manicure naturale: per qualche settimana, fate a meno dello smalto colorato: non avrete il tempo di darvelo e se lo troverete dopo trenta secondi dalla fine della stesura vostro figlio vi reclamerà. Piuttosto che avere lo smalto sbeccato, togliete via tutto. Unghie corte, che fra l’altro vi evitano di graffiare il piccolo, e una passata di smalto trasparente, che anche se si sbecca non si vede e si asciuga in un secondo. Io uso questo di Pupa, nel colore 100. Avrete le mani in ordine con zero sforzo.
- Lavette, amiche per la vita: per lavette intendo quei rettangoli di stoffa da appoggiare sulla spalla quando i bambini fanno il ruttino, ma non solo, anche quando li state tenendo in braccio dopo che hanno mangiato o fatto merenda. Vanno benissimo anche degli asciugamani piccoli. Quando vivevo in Austria, le mamme giravano ovunque con questi quadrati di mussola, sia nella versione piccola che in quella più grande, che usavano per qualunque cosa: per ombreggiare la carrozzina, come teli per il cambio, come asciugamani d’emergenza. Sono bianchi, quindi via in lavatrice a 60° e tornano nuovi. Amelia rigurgitava come una fontana: con me avevo sempre tre o quattro lavette che salvavano non solo le mie maglie, ma anche le camicie di Andrea!
- Abbiate cura di voi stesse. Ho lasciato questo punto per ultimo, ma è il più importante. Sì, lo so che non avete nemmeno il tempo per andare in bagno, ma non cadete nella tentazione di uscire spettinate o in disordine. Magari non avete il tempo per truccarvi di tutto punto: accorciate i tempi. Al posto della crema idratante mettete una BB o CC cream. Sul blog di Clio Make up (la mia guru del trucco) trovate delle informazioni interessanti in proposito qui. Stesso tempo di stesura, ma migliore effetto visivo. Vi vedete più belle, vi sentite più belle! Alla fine, stare bene con voi stesse è il primo passo per godervi questa nuova fase della vostra vita, al netto delle ore di sonno perse, delle occhiaie, dello sconforto da “e adesso perché piange?”: vi piacete, state meglio, affrontate ogni giorno in modo positivo.
Su quest’ultimo punto, vi suggerisco una lettura interessante. Si tratta di un libro che mi ha regalato la mia amica Laura quando ero incinta di Amelia e che ho trovato talmente utile da regalarlo ad ogni mia amica che aspetta un bambino: “Il linguaggio segreto dei neonati”, di Tracy Hogg. Vi insegna a trovare il tempo per voi anche quando c’è un neonato di mezzo, sottolineandone l’importanza. Leggetelo, anche se vostro figlio ha già qualche mese, ne vale la pena.
Un’ultima nota personale: pensate che durerà poco. I quaranta malefici giorni passeranno presto. I primi tre mesi voleranno. Arriverete ai sei mesi che nemmeno ve ne sarete accorte. E in un battito di ciglia sarà alla scuola dell’infanzia, in grado di scrivere il suo nome.
Durerà poco. Durerà troppo poco. E vi ritroverete a pensare che avreste potuto godervi di più quei momenti in cui aveva un bisogno fisico di voi, adesso che si allaccia le scarpe da solo e vi saluta sulla porta di casa prima di andare a scuola.
Vi mancheranno i baci pieni di saliva che facevano venire gli aloni sulle maglie, gli abbracci con le manine sporche che macchiavano i pantaloni chiari, il baffo di pennarello scappato al disegno di un cuore dedicato a voi.
Siamo mamme, non siamo perfette. E anche se lo fossimo, non ci crederemmo, perché siamo fatte così.
Ma, in fondo, siamo belle proprio per questo.
13 risposte
Wow!!!
Grazie Petra ?
Passa dal mio blog se ti va
È solo che siamo prese dai bimbi e ci dimentichiamo di noi stesse ^.^ buon giorno e ben venuta ^.^
Eh già! Grazie mille e buona giornata a te ?
Stai su d’animo… mi raccomando ^.*
certo! adesso sono ancora presa dall’entusiasmo dell’inizio! e comunque… grazie <3
Quanto hai ragione…. i miei gioielli sono adolescenti e anche se il rapporto con loro é sempre bello un po’ di nostalgia per certe cose ogni tanto mi prende. Anche se devo dire che quegli anni vissuti in simbiosi perché ho delegato pochissimo un po’ per scelta un po’ per necessità, sono stati stupendi ma mi hanno un po’ prosciugata!!
Ciao 🙂 Ti ho scoperta da poco e mi sto letteralmente divorando il tuo blog! Proprio da poco, in questi primi mesi da mamma (il mio primo bimbo ne ha 5), mi sono resa conto di utilizzare per praticità sempre i soliti 3 outfit, e da lì ho iniziato una rivoluzione del guardaroba, togliendo man mano tutto ciò che non uso o che non mi valorizza più. Hai ragione, semplificare è essenziale e anche molto salutare! Mi piace molto il concetto di moda sostenibile e cercherò di applicarlo. Grazie per i tuoi consigli!
Grazie a te per questo tuo commento e benvenuta! E congratulazioni per la tua nuova avventura da mamma <3
Grazie a te Maria Paola! Per me è una gratificazione enorme sapere di esserti utile! Un abbraccio e congratulazioni per il tuo bimbo!
Quanto è vero 🙂 da quanto sono mamma le mie regole sono:
– no ai tacchi (perché non riesco a correre dietro a mio figlio oppure a prenderlo -in braccio quando si addormenta)
– unica borsa ma grande (con dentro tutto quello che serve per me e per lui)
– vestiti carini ma mooooolto pratici
mi prendo in giro in questa vignetta https://mammepazze.it/vignetta/essere-mamma-il-look/
ma che carina!