Quanto spesso avete sentito, negli ultimi mesi, parlare di sostenibilità e di moda etica e sostenibile? Tanto, immagino. E’ uno dei trend del momento (e per fortuna, mi viene da aggiungere). Ma cosa vuol dire davvero abbracciare l’idea della moda sostenibile? Che cambiamenti comporta nella vita di tutti i giorni? Vi racconto cos’è cambiato per me in questo post.
Moda etica e sostenibile: come ho iniziato
Se mi seguite da un po’, probabilmente lo saprete già: per me è iniziato tutto quando ho visto, per pura curiosità, il docufilm “The True Cost”, di cui vi ho parlato anche qui sul blog più volte e che mi ha completamente svoltato la vita. E’ stato talmente scioccante per me, che per prima facevo tranquillamente shopping nelle catene fast fashion e condividevo i miei acquisti sui miei canali, che ho deciso proprio da un giorno all’altro di cambiare radicalmente il mio modo di comportarmi. Giuro su quanto ho di più caro che non è stata nel modo più assoluto una questione di marketing o di moda, anzi. E’ stato semplicemente venire a conoscenza di dinamiche che ignoravo completamente e decidere di conseguenza. Ricordo che ne ho parlato immediatamente nelle mie stories su Instagram e che in tante avete deciso di seguirmi in questo mio percorso di approfondimento e scoperta.
Cos’è cambiato dal punto di vista lavorativo
Non lavoro come influencer (parola che, tra l’altro, non amo: presuppone che la gente possa venire “influenzata”, come se non fosse in grado di ragionare con la propria testa: io non voglio influenzare nessuno, ma solo stimolare a pensare in modo da avere un’opinione critica sulle cose), ma con i privati, con ragazze (e ragazzi) come voi che mi leggete, quindi non ho mai avuto grossi introiti dalle aziende. Ciò nonostante, essendo comunque cresciuta nel tempo sui social, le aziende, grandi o piccole, mi contattano. Ho detto tanti no, per una questione di coerenza, anche ad aziende dai nomi noti. Perché ho fatto una scelta e intendo rimanere fedele a dei principi che sento miei, a costo di guadagnare meno: ho due bambine piccole e voglio essere un esempio anche in queste cose. Forse suonerà anacronistico, visto il tempo in cui viviamo, ma perdonatemelo: è il mio lato âgée!
Moda etica e sostenibile: il vero cambiamento
Credo che il termine che meglio definisce il vero cambiamento sia “effetto a catena”: in modo del tutto naturale, ho cominciato a chiedermi cosa potevo cambiare nella mia routine quotidiana in modo da evitare gli sprechi, non solo negli acquisti di abbigliamento, ma anche banalmente nelle mie abitudini in bagno o in cucina. Ho progressivamente sostituito gli smacchiatori con la cara vecchia saponetta di Marsiglia, i detersivi in fusto di plastica con quelli sfusi. Ho eliminato la pellicola da cucina e adottato le beeswrap (i panni cerati riutilizzabili). Ho sostituito dove possibile il sapone liquido con quello solido, eliminato i discetti di cotone in favore di quelli riutilizzabili, ho imparato ad apprezzare nella mia beauty routine (e trovare insostituibile) l’olio di cocco, che viene venduto in vasetti di vetro e ha mille usi (trovate molti di questi prodotti sulla mia pagina Amazon).
Insomma, la svolta verso la sostenibilità è stata un po’ più ampia di un semplice decluttering. In tutta onestà, devo dire che una grande spinta al cambiamento mi è arrivata da alcune amiche come Cristina di Good Food Lab, o Marianna Beltramini, da tempo dedite ad uno stile di vita zero waste. Il cambiamento, quando ci spinge a migliorare, per me è sempre una cosa positiva, e, anche se all’inizio si fa fatica a lasciar andare alcune abitudini, dopo un po’ ci si accorge che si vive benissimo comunque, anzi, che si vive meglio.
4 risposte
Cara Angela, la penso come te: a volte è difficile abbandonare vecchie abitudini e per pigrizia seguiamo sempre le stesse strade, ma quando proviamo a cambiare ci accorgiamo che è molto più facile di quello che pensavamo. Provo ogni giorno a migliorare l’aspetto della sostenibilità in tutte le scelte, in tutte le abitudini, in tutti gli acquisti che faccio. Mi rendo conto di avere molto da imparare, ma credo che aver iniziato e volersi impegnare per migliorare siano già cose importanti. Grazie per parlare sempre di questi argomenti e in modo così serio e competente.
Cara Claudia, grazie per il tuo commento. All’inizio sembra una cosa molto complicata, ma poi ci si accorge che un passo alla volta, possiamo fare piccoli gesti che davvero possono avere un impatto importante… e piano piano diventa tutto più facile!
Buongiorno, ti seguo da un po’ e mi piace leggere i tuoi consigli, sono pienamente d’accordo sul fatto che ci si può arrivare….. È da un po’ che ho abbandonato shampi, bagni schiuma per sostituirli con sapone di Aleppo, ottimo.
La mia aspirazione è arrivare a non avere bisogno di niente, o meglio niente di superfluo….. Poco ma buono!!!!!
Buona giornata
Cara Teresa, non aver bisogno di niente di superfluo è davvero un ottimo proposito. Bravissima!