Come possiamo dare un valore il più oggettivo possibile ai nostri capi? C’è un modo per capirlo, il calcolo del cost per wear. Che cos’è? È un semplice conto che ci aiuta a capire se effettivamente stiamo pagando troppo quel capo oppure se il nostro acquisto è un investimento.
Cos’è il cost per wear: chi più spende meno spende
Avete presente il vecchio proverbio “Ci più spende meno spende”? Ecco, il cost per wear ha a che fare esattamente con questo concetto, perché si basa sulla durabilità dei capi e su quanto li indosseremo. Ma che cos’è il cost per wear? In sostanza, è il costo di quel capo diviso per tutte le volte che lo abbiamo usato, o che prevediamo di indossarlo. Facciamo un esempio pratico: se voi acquistate una camicetta a €25 e la usate due volte, il cost per wear di quella camicetta è di €12,50. Se per una camicia spendete invece €150, ma la usate anche solo 15 volte , il cost per wear è di €10, quindi più basso di quello della camicetta pagata meno. Cosa implica questo?
Cos’è il cost per wear: la qualità dei capi
Va da sé che se spendete un po’ di più per un capo di qualità, un basico ad esempio, che prevedete di usare tante e tante volte, il cost per wear si abbasserà drasticamente. Pensate ad un paio di jeans, ad un bel cappotto, ad un abitino passe partout, ad un paio di scarpe che portate a far risuolare. Li avete pagati magari molto al momento dell’acquisto, ma, a conti fatti, indossandoli spesso, in realtà avete messo nel vostro capo un capo di valore: avete fatto un investimento.
I capi intramontabili
Avete capito perché in ottica di sostenibilità, insisto così tanto sui capi intramontabili, sui basici? Torniamo alle nostre camicie: se la camicetta a €25 è magari in poliestere, in una fantasia graziosa, ma difficile da abbinare e molto legata alla moda della stagione, facilmente la porteremo un paio di volte e poi ce ne dimenticheremo, o ci stancherà. La nostra camicia bianca in cotone, rifinita magari a mano, possiamo abbinarla con tanti altri capi, la laviamo e la indossiamo subito, proprio perché possiamo metterla con tutto. E, senza che ce ne rendiamo conto, passa da una stagione all’altra senza stancarci mai. L’abbiamo ammortizzata.
Facciamo un altro esempio: prendiamo un abitino in fantasia, che paghiamo, poniamo, €59. Anche questo in poliestere, o magari anche in viscosa, ma rifinito in modo tale per cui dopo due giri in lavatrice, sulle cuciture ha già fatto i buchetti perché il tessuto si è tirato. Lo mettiamo 4 volte perché poi o ci ha stancato la fantasia, o non sappiamo più con cosa metterlo, o, appunto, si è rovinato. Il nostro cost per wear è di €14,75. Se invece facciamo l’investimento di un abitino passe partout in tinta unita, rifinito in modo sartoriale, di un bel tessuto, che mettiamo in modo diverso semplicemente cambiando gli accessori, anche se costa €130, se lo mettiamo 15 volte il suo cost per wear sarà di poco più di €8,60.
Cos’è il cost per wear: sfate bene le vostre valutazioni
Quando state per acquistare un capo, pensate a quante volte lo indosserete e siate il più onesti possibile con voi stessi. Valutate i capi simili che avete nel guardaroba, e se effettivamente quel capo va a sostituirne uno che già avete o se si accumulerà nel vostro guardaroba e finirete per non utilizzarlo. Un’altra cosa da considerare sono i costi di lavaggio del vostro capo: se potete lavarlo comodamente a casa e non ha bisogno di particolari cure, sarò per voi un incentivo ad indossarlo più spesso. Se invece avrete bisogno di lavaggi in tintoria, dovete tenere conto anche di questo costo. Per un capo spalla, che mettete tutta la stagione e poi fate lavare, ha un senso. Per un abito da tutti i giorni direi di no… che ne pensate?
Cos’è il cost per wear: acquisti che siano investimenti
Per questo chi parla di moda sostenibile insiste sempre sul fare acquisti pensati di capi che possano durare nel tempo. In questo modo avrete un risparmio, sul lungo periodo, produrrete meno rifiuti e, detto da una che fa il mestiere della consulente d’immagine, avrete un guardaroba più razionale, più organizzato e più gestibile, perché sarete in grado di abbinare i capi tra loro con poco sforzo. Pensateci la prossima volta che vi fate tentare da un acquisto d’impulso 😉
4 risposte
Grazie Angela, è una riflessione utilissima quella che ci porgi con tanta competenza; purtroppo in passato mi sono spesso lasciata tentare da acquisti impulsivi, autoassolvendomi con la frase”tanto, per quel che costa..” salvo poi ritrovarmi il guardaroba pieno di straccetti che non mi valorizzavano. Adesso, soprattutto in questo periodo di crisi, mi impongo di comprare meno e meglio.
Grazie di cuore.
Cara Simona, grazie a te per il tuo commento così gentile 💗
Cara Angela, ho sempre pensato molto prima di acquistare, spesso concludendo di non procedere. Quando ero molto giovane, per le limitate possibilità (virtuosa senza merito…;), in seguito per riflessione. Capita spesso che non acquisti cose poco costose perché non mi piacciono o perché non le giudico un buon acquisto, e allo stesso tempo non acquisto cose più costose perché mi sembrano troppo care o perché non sono sicura di averne bisogno. In conclusione compro molto poco, e mi va bene, ma anche così qualche volta sbaglio…Alla fine penso che è molto più facile pentirsi di un acquisto sbagliato che pentirsi di un acquisto non fatto.
Grazie per aver condiviso e tue sagge considerazioni, utili per sbagliare il meno possibile
Beh Claudia, che bella frase la tua… Hai ragione, è più facile pentirsi di un acquisto sbagliato che di uno non fatto, è verissimo !