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Viaggio in Normandia e Bretagna: cosa mettere in valigia

Cosa mettere in valigia per un viaggio in Normandia e Bretagna? Ecco tutti i consigli che posso darvi a seguito di questa incredibile vacanza!

Viaggio in Normandia e Bretagna: cosa mettere in valigia

Premessa

Ho desiderato questo viaggio per 20 anni, da quando sono tornata da Digione, in Borgogna, dove nel 2023 sono andata per l’Erasmus. In Francia ho lasciato un pezzo di cuore e quando quest’anno ho rivisto quelle vie, quelle case, quei negozi che ricordavo, le emozioni sono state tantissime e tutte insieme. È stato come fare un salto indietro nel tempo, come se si fosse fermato, ma anche se fosse andato avanti in modalità veloce. Vedere le mie figlie sulla giostra di fianco alla quale passavo tutti i giorni e su cui vedevo salire i bambini di 20 anni fa è stato bello e straniante allo stesso tempo. Percorrere quelle stesse vie sapendo esattamente dove portavano e contemporaneamente non sentendomi sicura di cosa avrei potuto trovare di diverso mi ha dato una sensazione adrenalinica che non saprei spiegare.

Viaggio in Normandia e Bretagna: cosa mettere in valigia
Le case a graticcio nel centro di Digione

L’Erasmus è stato forse l’esperienza più ricca e formativa di tutta la mia vita. Le amicizie che ho stretto lì ancora resistono e sono sparse ai quattro angoli del mondo, letteralmente. Alcuni modi di fare, alcuni modi di essere mi sono entrati dentro in quei mesi in cui scoprivo il mondo e la vita, senza internet (o meglio: con un internet limitatissimo!), senza smartphone, senza gps… solo con tanta voglia di conoscere, di imparare, di scoprire tutto il bello che quei mesi avevano da darmi. Credo che chi abbia vissuto un’esperienza simile possa capire. Ho fatto parte della generazione Erasmus e sono davvero orgogliosa di poterlo dire.

Finché ero lì, ho visitato qualche zona della Francia, ma la Normandia e la Bretagna sono sempre state il mio sogno. Quest’anno, dopo mille ripensamenti, abbiamo deciso di provare a fare una vacanza un po’ più impegnativa del solito… ed è stata per molti versi al di sopra di ogni aspettativa!

Viaggio in Normandia e Bretagna: cosa mettere in valigia
Dentro ai Traboules di Lione

Viaggio in Normandia e Bretagna: una valigia smart

Siamo stati via 17 giorni, la vacanza più lunga mai fatta con le nostre figlie, di 5 e 11 anni. Abbiamo cambiato 10 casette e B&B diversi e percorso 4700km. La valigia doveva essere molto molto smart, perché dovevamo caricare e scaricare tutto praticamente ogni sera. Per questo, ho impacchettato cambi solo per metà circa della vacanza, perché prevedevo di lavare tutto o quasi dopo circa 5 e 10 giorni (avevamo scelto case con lavatrici e asciugatrici). Il tempo lì e decisamente più freddo, quindi mi sono portata dietro anche biancheria pesante (che però non ho mai usato). La valigia era pressoché identica per tutti, sia per me e mio marito che per le piccole. Le bambine avevano un jeans e una felpa in più (la piccola 2) in caso di macchie.

Viaggio in Normandia e Bretagna: cosa mettere in valigia
Maglia a righe, jeans e sneakers: la mia divisa per due settimane!

Il contenuto della valigia

Ecco cosa ho messo in valigia

  • 7 cambi di biancheria
  • 1 canotta di lana seta
  • 1 pigiama
  • 7 t-shirt (alla piccola anche 3 polo a manica corta – io amo i colletti!)
  • 2 felpe (una felpata e una garzata)
  • 1 maglione (a righe ovviamente!!!), alle piccole anche una maglia in cachemire e seta
  • 2 paia di jeans lunghi
  • 2 paia di pantaloncini corti (messi solo all’andata e al ritorno)
  • 2 paia di scarpe da ginnastica, uno più leggero e uno più pesante (alla fine abbiamo usato quelle più pesanti)
  • in bagagliaio, le pedule per i sentieri
  • alle piccole ho aggiunto un paio di leggins in più, che hanno usato come pigiama quando ha fatto un po’ più freddo (lì si stava con il piumone)
  • un piumino 100grammi a testa
  • una cerata (che fortunatamente non abbiamo mai usato)
  • una sciarpa e un berrettino in caso di freddo (quasi mai usati)
Viaggio in Normandia e Bretagna: cosa mettere in valigia
Piccole bretoni a Concarneau – io dopo non so quanti chilometri con le sneakers, per una sera mi sono messa un paio di ballerine leggere!

Quindi, in sostanza, avevamo un bagaglio a testa mio marito ed io e le piccole un trolley condiviso. Poi zaini e via. L’obiettivo era quello di spostare meno roba possibile e far sì che tutti i pezzi stessero bene tra loro. Le t-shirt erano tutte basic e bianche, solo un paio a righe, da lavare e non stirare e il denim sta bene sempre e con tutto. Le sneakers bianche erano le mie solite Agnese che ormai hanno fatto il giro del mondo. Insomma, pratica e veloce.

Viaggio in Normandia e Bretagna: cosa mettere in valigia
Felpa, denim e piumino in mano: al mattino un freddo cane, esce il sole e si suda!

Viaggio in Normandia e Bretagna: consigli per voi

Quando ho fatto il sondaggio su Instagram, mi avete chiesto tantissime cose. Cercherò di rispondere alle domande più frequenti, premettendo che è bene che ciascuno moduli il proprio viaggio secondo le proprie esigenze, la presenza e l’età di eventuali figli e la voglia di muoversi e camminare (noi abbiamo fatto in media 8km al giorno a piedi… sì, anche la piccolina di 5 anni!). Quindi ecco, variate a vostra discrezione! Per la preparazione del viaggio, ci siamo muniti di 3 guide e soprattutto di consigli di amici e colleghi che ci son stati in passato e ci hanno dato delle dritte utili (che si sono rivelate preziosissime). Abbiamo fatto un file con tappe e spostamenti in linea di massima, che abbiamo salvato in drive condiviso tra me e mio marito e aggiornato un po’ alla volta, insieme ad una mappa su Google che vi lascio qui di seguito.

Viaggio in Normandia e Bretagna: cosa mettere in valigia
Il nostro percorso con le tappe salvate su Google Maps
Viaggio in Normandia e Bretagna: cosa mettere in valigia
T-shirt e denim dopo aver visto l’arazzo di Bayeoux

Viaggio in Normandia e Bretagna: le tappe

L’idea era quella di fare due viaggioni grossi all’andata e al ritorno e tappe relativamente brevi, massimo di un’ora, per tutto il resto della vacanza, per non stancare le piccole, ma anche il povero autista, cioè mio marito! Siamo partiti in macchina da Padova alle 4.30 di un lunedì mattina, con il bagagliaio già carico dalla sera prima e siamo andati a Digione facendo una tappa per pranzo a Bourg-en-Bresse. La mattina dopo siamo partiti presto e abbiamo fatto tappa a Giverny per vedere la casa di Monet (vedete sotto i consigli in merito), poi abbiamo proseguito per Rouen, arrivando finalmente più vicini alle zone della Normandia che avevamo in programma di visitare.

Viaggio in Normandia e Bretagna: cosa mettere in valigia
L’orologio di Rouen

Tappe dei pernottamenti

Le tappe dei pernottamenti quindi sono state queste:

  • Digione
  • Rouen
  • Le Havre
  • Caen
  • Rennes
  • Douarnenez
  • Concarneau (qui avremmo potuto evitare il pernotto e fare 3 notti a Douarnenez perché sono molto vicini)
  • Vannes
  • Nantes
  • Lione (da Lione siamo poi partiti alle 5 di mattina e alle 12.30 eravamo a casa, sono circa 700km da Padova)
Viaggio in Normandia e Bretagna: cosa mettere in valigia
Le falesie a Veules les Roses

Luoghi visitati

Questi invece sono tutti i luoghi che abbiamo visitato (ma secondo me mi sono dimenticata sicuramente qualcosa…)

  • Bourg en Bresse
  • Digione
  • Beaune, gli Hospice e la Côte d’Or
  • Giverny e la casa di Monet
  • Rouen
  • La costa d’alabastro (Veules les roses – dove credo andrò in pensione, un posto di una bellezza incredibile – Saint Pierre en Port ed Etretat, con la Falesia d’Aval e la casa di Lupin)
  • Le Havre
  • Honfleur
  • Deauville e Trouville sur Mer
  • Caen
  • Bayeoux (dove c’è il famoso arazzo)
  • Arromanches le Bains (che è la spiaggia con i cassoni, il posto per me più toccante di tutto il viaggio) e le spiagge dello sbarco (Omaha Beach e il memoriale ai caduti – ho i brividi finché lo scrivo)
  • Mont Saint Michel e l’abbazia (altro posto incredibile, vedete consigli sotto)
  • Cancale (il paese delle ostriche!)
  • Rennes
  • Saint Malo e lì vicino le rochers sculptés (pazzesche)
  • Dinan e il castello di Conbourg
  • Costa di granito rosa con il Faro Plumanac’h e Tregastel e Perros Guirec
  • Il Finisterre e la foresta di Huelgoat
  • Locronan (meravigliosa)
  • Douarnenez
  • Point de Pen Hir, Crozon e Camaret sur Mer
  • Quimper
  • Concarneau
  • Pont Aven
  • I megaliti di Carnac e Locmariaquer
  • La foresta di Painpont e il percorso della saga di Artù
  • le saline di Guerande
  • Vannes
  • Nantes
  • Castello di Chenonceau
  • Lione e le machines de l’Île

Tanta roba… ma rifarei tutto da capo!

Viaggio in Normandia e Bretagna: cosa mettere in valigia
Il faro di Ploumanac’h sulla costa di granito rosa

Viaggio in Normandia e Bretagna: viaggiare con i bambini

Il viaggio in auto

Dunque: mentirei spudoratamente se dicessi che è stata una passeggiata, soprattutto per la piccolina. Partiamo dal viaggio in auto: non avevano mai mai mai fatto percorsi così lunghi (8 ore sono tante anche per gli adulti). La grande sapevo che avrebbe retto (lei legge anche in macchina senza problemi, ha fatto qualche compito delle vacanze e dormito), ma la piccola era un punto di domanda. Prima di partire, sono andata in biblioteca e ho preso tutti gli audiolibri che ho trovato con storie che potessero piacere ad entrambe. Mai scelta si rivelò più azzeccata! Avremo ascoltato “Matilde”, “La Fabbrica del Cioccolato” e “La gabbianella e il gatto” credo almeno 2 volte ciascuno… ma sono stati la salvezza. Addirittura la piccola non vedeva l’ora di montare in macchina per ascoltare le storie!

Viaggio in Normandia e Bretagna: cosa mettere in valigia
Uno scorcio della magica Honfleur: Capitan Uncino è passato di qui!

Le varie visite

Per le visite, anche qui per la grande sapevo che non avrei avuto grossi problemi. Molte tappe sono state una grande emozione anche per lei. Monet è il suo pittore preferito e sente molto tutto quello che è legato alla seconda Guerra Mondiale. In più, apprezza i musei (anche se non ne abbiamo visitati moltissimi) ed è in generale molto curiosa. Insomma, con lei sono andata proprio serena e il viaggio, pur con qualche tappa che per lei è stata deludente (la tomba di Merlino ha stregato la piccola e lasciato indifferente lei, ad esempio) è stato intenso ed interessante. Per la piccola invece abbiamo dovuto adattarci, quindi accontentarla quando si poteva come premio per aver marciato tutto il giorno: andare in giostra, mangiare un gelato, comprare una cartolina… le bastava veramente poco, ma era la sua “ricompensa” per una giornata, alla fine, per lei un po’ “di sopportazione”.

Viaggio in Normandia e Bretagna: cosa mettere in valigia
Il villaggio di Huelgoat, da cui è passato invece Merlino!

Musei e “preparazione” precedente al viaggio

Quando facevamo visite in musei o palazzi, le abbiamo sempre preso l’audioguida in Italiano. Non l’abbiamo mai trovata per i bambini, ma l’idea di avere “il telefono” da cui poteva sentire la spiegazione e che poteva gestirsi da sola (le abbiamo insegnato dove cercare i numero nelle sale e bene o male si arrangiava) le piaceva un sacco. Non posso dire che sia sia goduta il viaggio nella sua totalità, ma qualcosa sono certa che le sia rimasto. Prima di partire avevamo letto libri di gnomi, elfi, fate, pirati, di Capitan Uncino, la storia di Re Artù, guardato la Spada nella roccia e Ballerina (per la 2974638 volta), tutte cose che poteva collegare ai posti visitati ed è servito molto perché, ad esempio, alla tomba di Merlino nella foresta di Painpont si è emozionata, così come quando ha visto i galeoni a Saint Malo e le case con i tetti d’ardesia o le roches sculptés.

Viaggio in Normandia e Bretagna: cosa mettere in valigia
Uno scorcio di Pont Aven

Il cibo

Per il cibo, praticamente ovunque hanno il menu bambini, che costa decisamente poco: con €8, massimo €10, avete bevanda, piatto e dolce (in più la caraffa d’acqua in Francia è gratis ovunque). Ok, sono un po’ sempre le stesse cose (hamburger e patatine, nuggets, crêpe prosciutto e formaggio e simili), ma poi alla sera a casa correggevo il tiro con le verdure nei limiti del possibile. Non posso dire che ci siamo alimentati in modo corretto, ma sapete cosa c’è? Amen! Da quando siamo tornati, siamo rientrati alle abitudini alimentari normali.

Viaggio in Normandia e Bretagna: cosa mettere in valigia
Le falesie dall’alto a Etretat

Viaggio in Normandia e Bretagna: gli alloggi

Abbiamo prenotato tutto su Booking tra aprile e maggio, perché alcune mete sono molto gettonate. Dunque: con il senno di poi avrei fatto forse scelte diverse, nel senso che, avendo la macchina e potendo arrivare comodamente vicinissimi al centro, si poteva tranquillamente alloggiare anche fuori dalle città, in alloggi magari più grandi e comodi, ma, anche qui, amen! Alla fine, a casa (quando avevamo la casa) facevamo colazione, ci lavavamo, cenavamo (a volte) e dormivamo, uscivamo alle 8.30 (spesso anche molto prima) e rientravamo non prima delle 19, quindi è andata bene così! Anche nei B&B spesso abbiamo fatto colazione fuori perché costava meno e volete mettere la scelta di brioches delle boulangeries e patisseries francesi?

Viaggio in Normandia e Bretagna: cosa mettere in valigia
Uno scorcio della stupenda Locronan

Viaggio in Normandia e Bretagna: gli imperdibili

Faccio davvero tanta fatica a selezionare alcuni posti perché tutti hanno un fascino unico. Anzi, sarebbe da rifare questo viaggio e dedicare almeno due settimane a ciascuna regione tante sono le cose da vedere! Da non perdere secondo me decisamente la casa di Monet, l’abbazia di Mont Saint Michel e il castello di Chenonceau (anche se è nella Loira ve lo metto lo stesso!), in termini di visite per cui serve un biglietto e da prenotare on line. Vi suggerisco di prenotare la prima tranche oraria disponibile: alle 9 non c’è nessuno e vi godete davvero il luogo, poi, soprattutto ad agosto, c’è il delirio, letteralmente, da scappare via. Noi ci siamo riusciti solo con Mont Saint Michel perché nelle altre due tappe venivamo da ore di viaggio e non riuscivamo ad arrivare prima.

Da vedere assolutamente vi direi le spiagge dello sbarco, in particolare Arromanches (che è quella con i cassoni… un posto che mette i brividi, almeno per me) e il museo relativo, in cui non è possibile prenotare, ma se arrivate all’apertura nemmeno serve, perché non c’è nessuno. Poi Locronan, un paesino che sembra uscito da un libro, Pont Aven, Giverny, Honfleur (hai l’impressione di veder uscire capitan uncino da una delle case da un momento all’altro), la costa di alabastro… Insomma, sto davvero facendo fatica ad elencare i posti più belli, se ne dico uno mi sembra di far torto a tutti gli altri! Idem dicasi per selezionare le foto da mettere in questo post. Non riesco a mettere le più belle, perché mi sembrano tutte belle, o comunque tutte con qualcosa che vorrei condividere.

Viaggio in Normandia e Bretagna: cosa mettere in valigia
La spiaggia con i cassoni di Arromanches

Viaggio in Normandia e Bretagna varie ed eventuali

Come dicevo, muovetevi al mattino presto, soprattutto se andate in posti molto battuti, come Saint Malo, ad esempio. Fino alle 10 è tutto chiuso, a parte le boulangerie e i caffé e potete davvero godervi i paesini in pace, guardando come si svegliano… è stupendo. Per quanto riguarda invece i siti come le passeggiate sulle coste o simili, non abbiamo trovato tanta confusione. Al mattino però c’è sempre quell’aria un po’ brumosa che aggiunge un ché di magico. Quando siete lì, non potete tornare a casa senza caramello salato, biscotti al burro e sardine, oltre a vini ottimi come il Muscadet ed eventualmente il liquore Lambig, se vi piace. Ah, se siete golose, provate il kouign amann, un dolce tipico della Bretagna a base di zucchero e burro (un po’ come tutto lì 😅), che potete trovare anche sottovuoto. Non c’entra con Bretagna e Normandia, ma da Digione mi sono portata a casa senape, crema di cassis e pain d’epice a pacchetti!

Viaggio in Normandia e Bretagna: cosa mettere in valigia
I kouign amann!

Altro consiglio che mi è stato dato e condivido volentieri: prima di partire, mi hanno suggerito di leggere i libri di Jean-Luc Bannalec dedicati ai gialli del Commissario Dupin. Le storie in sé non sono nulla di pazzesco, ma le ambientazioni sì! È tutto ambientato in Bretagna e la cosa più bella è che si parla anche di cibi, usi, costumi, tradizioni e leggende della regione, che ne ha davvero tantissime. Vi consiglio di leggerne almeno un paio di prima di partire.

Viaggio in Normandia e Bretagna: cosa mettere in valigia
La Point de Pen Hir
Ecco qui tutti i miei consigli per voi! Spero di esservi stata utile. Se avete fatto anche voi questo viaggio e avete voglia di condividere le vostre esperienze, vi aspetto nei commenti!

17 risposte

  1. E’ un po’ che non mi concedo una vacanza, però dopo anni di campeggio sono molto brava nell’ottimizzazione dei bagagli, mi sono fatta 16 giorni in America solo con il bagaglio a man, ma la mia tecnica è capi basici e ben combinabili tra loro, un abitino per eventi imprevisti .come al solito trovo molto utili i tuoi suggerimenti

  2. Grazie Angela, per aver condiviso questo bellissimo racconto e complimenti per aver realizzato un viaggio così ambizioso con le bimbe!

    Lasciami anche aggiungere:
    Evviva la generazione Erasmus… Svezia, 2001… e dove altrimenti? 😉
    Evviva viaggiare in macchina coi bimbi senza dargli in mano un tablet o uno smartphone.

    Ti aspetto in Svezia!

  3. Buongiorno, ho letto attentamente questa descrizione…del viaggio in normandia e Bretagna.
    Ne farò tesoro. La seguo da un po di tempo e ho comprato il suo libro.
    Grazie per tutti i preziosi consigli.
    Patrizia

  4. Grazie per questo articolo e le bellissime foto, mi hai fatto venire voglia di partire subito per la Francia!
    Anche noi amiamo gli on the road come questo e la Bretagna è in wishlist da tempo (ci sono stata tanti anni fa con l’Interrail, tocca tornare con famiglia al seguito).
    Complimenti anche per il tuo lavoro, mi piace molto il tuo modo di porti e di comunicare.
    PS anche io generazione Erasmus 🤗 Galles 2001

  5. Ciao Angela! Grazie per questi racconti, mi aggiungo anche io all’appello della generazione Erasmus, Ghent (Belgio) 2007, eh sì l’esperienza che ti rimane dentro per la vita. Anche io l’anno scorso a giugno ho voluto rivivere quei luoghi per un weekend con mio marito ed e’ stato speciale. In più io e mio marito abbiamo fatto il nostro viaggio di nozze in Normandia nel 2015 quindi doppiamente emozionata nella lettura, sono luoghi meravigliosi. Ne approfitto per salutarti, ti seguo sempre con i consueti interesse e stima. Buona serata. Emma.

  6. Grazie molte per aver condiviso la tua esperienza perché con mio marito vorremmo andarci il prossimo anno!
    Mi appunto tutto.
    I tuoi racconti hanno il tuo solto garbo. Grazie molte.

  7. Ciao Angela! Bellissimo questo diario di viaggio allegato ai consigli di abbigliamento (apprezzatissimi come sempre).
    Anche io ho dei ricordi meravigliosi di Bretagna e Normandia.. viaggio effettuato qualche anno fa.
    Nel mese di agosto ci siamo recati invece in Belgio e in Olanda ( luoghi davvero fantastici e interessantissimi).
    Anche noi come sai amiamo i viaggi on the road…
    Per quanto riguarda l’ abbigliamento purtroppo ho un po’ esagerato! La prossima volta cercherò di essere più “limitata”!!!!
    Hai ragione tu …molti capi non servono proprio se non a riempire valigie inutilmente!
    Un abbraccione
    Luisella

  8. Ciao Angela, anche io padovana e anche io generazione Erasmus, 2002, Nizza..esperienza che ti segna e che ti rimarrà per sempre nel cuore(tra l’altro l’autore del libro era un ragazzo che ha fatto l’Erasmus con me!)…ottimi consigli per Bretagna e Normandia, andremo i primi di agosto….una curiosità: in che città hai fatto lavatrice e asciugatrice e era una casa non albergo, giusto? Ci sei stata quindi più di una notte?

    1. Ciao Barbara! Aspetta, come Jörg Bong ha fatto l’Erasmus con te? Ma non è quasi sessantenne? Jean Luc Bannalec è uno pseudonimo a quel che so… ti prego illuminami!
      Che meraviglia Nizza, siamo stati in costa azzurra più di una volta, anche con le bambine piccolissime, l’ho adorata! Quanto alle case, sì, erano praticamente tutte case alternate a qualche alberghetto piccolissimo. Le abbiamo cercate apposta con la lavatrice, perché così nell’arco anche di una notte bene o male le cose si asciugavano e ho cercato di gestire le lavatrici a seconda di quando mi fermavo per più di una notte (sempre massimo due notti). Una volta però ho calcolato male e ho dovuto fermarmi in una lavanderia a gettoni, ma per fortuna era un pomeriggio di brutto tempo, quindi alla fine abbiamo fatto de passi al centro commerciale, fatto merenda e un po’ di spesa… insomma, abbiamo cercato di unire l’utile al dilettevole! Buon viaggio, goditela, io ancora adesso ci penso… è stato meraviglioso!

      1. Il libro si intitola: Generazione Erasmus
        E adesso cosa fai?
        Di Davide Faraldi
        Appunto un ragazzo che ha fatto l’Erasmus con me

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