Questo non sarà un post dedicato a consigli specifici o a qualche rivelazione fondamentale. Mi fa piacere condividere con voi qualche momento della mia vita quotidiana, qualche strategia che sto mettendo in pratica per cercare di perseguire un obiettivo di sostenibilità in casa anche durante la quarantena. Mi farebbe tanto piacere se voleste dirmi come la state vivendo voi, cosa state facendo, come state trascorrendo questo periodo… è un modo per stare vicini virtualmente, quando fisicamente non ci è concesso.
Sostenibilità in casa durante la quarantena: il cibo
Anzi, direi sprecare zero, soprattutto per quanto riguarda il cibo. Non so dalle vostre parti, ma qui ci sono file abbastanza lunghe per poter fare la spesa e quella on line va pianificata con almeno due settimane di anticipo, lottando per accaparrarsi gli slot di consegna al mattino presto, con una guerra al dito più veloce. Non posso quindi permettermi di ricordarmi qualcosa all’ultimo momento, devo scrivermi tutto e stare attenta soprattutto agli alimenti freschi e alla verdura. Ho trovato una cooperativa di Vicenza (io sono di Padova) che consegna frutta e verdura a domicilio con tempi di spedizione abbastanza veloci, ma non posso farli venire tutte le settimane.
Vi faccio un esempio banale: ho sempre amato preparare dolci, ma adesso ne faccio pochissimi. Evito la torta di carote, perché ne serve quasi mezzo chilo e sono una delle verdure preferite di Amelia. Sto preparando moltissimo pane con la macchina del pane (mai amato tanto un elettrodomestico da cucina!), quindi a colazione spesso mangiamo quello con il burro di mele o la nocciolata. Faccio molta più attenzione all’ordine in cui consumiamo le verdure, mentre prima non ci facevo caso, mangiavamo quello che volevamo quando volevamo. So che sembrano cose sciocche, ma è per farvi capire che è proprio il modo di pensare che è cambiato.
Sostenibilità in casa durante la quarantena: il bucato
Non ho ancora avuto modo di fare per bene il cambio di stagione, perché non ne ho ancora avuto il tempo. Non so come sia per voi, ma mio tempo si è ridotto all’osso: durante la settimana sto con le bimbe 24 ore su 24 e il weekend lavoro: non saprei proprio dove incastrare un cambio di stagione… Mi sono solo messa a lavare e rinfrescare i maglioni più pesanti. Anche se ho fatto scorta di detersivi ancora a gennaio, cerco comunque di evitare di fare i lavaggi brevi, che a volte utilizzavo, e carico sempre la lavatrice a carico pienissimo, facendone meno. Tanto alla fine indossiamo tutti capi facili e in colori più o meno analoghi.
Sostenibilità in casa durante la quarantena: gli acquisti on line
Un consiglio spassionato: state lontani dagli acquisti on line, a meno che non si tratti di cose che davvero vi servono. In questo periodo sto vedendo una tale quantità di campagne greenwashing che non so più da che parte girarmi. Improvvisamente tutti lanciano collezioni sostenibili, capsule collection molto più care della media del brand vendute come green. Occhio: magari non impattano sull’ambiente, ma impattano sulle persone, specialmente in un momento come questo e in paesi in cui l’etica del lavoro non esiste e in cui il coronavirus sta facendo strage.
Sostenibilità in casa durante la quarantena: l’abbigliamento
Quando ho tempo, metto da parte capi che darò via o rivenderò, in modo da dar loro una seconda chance. Alcuni di miei li darò a Micolet, dov’è già in vendita il mio armadio, altri delle piccole li darò a Green Chic, mentre alcuni di quelli più belli e preziosi li metterò in vendita su Depop, dove mi sono creata un account. Ci vuole tempo per seguire queste cose, quindi mi riservo di fare le cose fatte per bene non appena torneremo ad una normalità più vicina a quella che era la vita prima del coronavirus.
Piccola nota: mentre sto scrivendo queste righe, è appena passata la camionetta del comune con gli altoparlanti che raccomandano di stare in casa. Sopra la mia testa volano gli elicotteri dell’elisoccorso e ogni tanto si sentono le sirene delle ambulanze. Se non fosse che sono comodamente seduta a casa mia, con la radio nelle orecchie insieme alle voci delle mie figlie che giocano serene, mi verrebbe da pensare che fuori c’è la guerra… ma forse proprio di una guerra si tratta. Guerra con soldati in camice che combattono in trincee d’ospedale un nemico che non vedono.
18 risposte
Che bello sentire questi racconti, come vorrei che conservassimo queste abitudini anche in futuro.
Io ho colto questa occasione per riflettere sempre più sul cambiamento climatico e sull’impatto del nostro stile di vita sul pianeta, che secondo alcuni potrebbe almeno indirettamente avere a che fare con il coronavirus. Ebbene sto usando questo tempo per informarmi e pianificare un’alimentazione senza prodotti animali, che sono la principale devastante fonte di inquinamento legata all’uomo (più dei trasporti).
Da questo periodo uscirà spero una persona più consapevole.
Coraggio.
Grazie per questo tuo commento Teresa! Anche noi ci stiamo provando, un po’ anche per necessità: legumi e affini si conservano per molto più tempo rispetto ai derivati animali. Credo che un momento per riflettere anche su questi temi serva. Ti abbraccio forte!
Io purtroppo mi rendo conto di essere un po’ meno sostenibile a causa della quarantena e sono alla ricerca di una soluzione. In macelleria (in questo periodo compro la carne una volta ogni due settimane più o meno) non possono più accettare i contenitori che porto da casa per motivi di igiene. Anche per frutta e verdura ho un po’ di problemi da quando hanno chiuso il mercato: non ho ancora trovato un produttore locale che consegni a casa – vivo all’estero in una grande città – al supermercato bisogna necessariamente utilizzare i sacchetti in plastica forniti e per evitare di uscire spesso in questo periodo sto ripiegando anche sulla verdura surgelata. Insomma, non riesco a limitare l’uso di imballaggi come vorrei. Per il resto per fortuna trovo che si possa proseguire con gli ottimi comportamenti che hai suggerito.
Cara Serena, sei già brava così! Io credo che ognuno debba fare come può, e che soprattutto in questo momento sia fondamentale la serenità e tutto questo che ci aiuta a trovarla… compreso un pacco di surgelati, se è necessario! Ti abbraccio forte
(Cara Angela,
Mi dispiace, effettivamente mi rendo conto di essere andata fuori tema.
Ti chiedo scusa, chiaramente volevi parlare con noi di un altro argomento.)
Ma scherzi Teresa, non sei affatto andata fuori tema! Questo è un blog e tutti i commenti garbati e pensati come il tuo (tutti i tuoi) sono più che benvenuti, anzi! Ti ringrazio per il tempo che mi dedichi, un abbraccio!
Sicuramente in questo periodo il tempo per pianificare una vita migliore non manca. Soprattutto cose che ci sembravano banali o di routine ora acquistano un significato diverso. Noi siamo in tre e siccome io amo cucinare cerco di preparare piatti sani con verdure e preparo torte con la farina bio che ho acquistato in quantità. Anche io non ho ancora fatto il cambio di stagione perché aspetto che il tempo si stabilizzi e venga un po’ più caldo. Nel tempo libero amo fare lavori di cucito da regalare alle amiche. Auguro a tutte un po’ di serenità e normalità.
Cara Roberta, grazie! Ce le auguriamo tutti. E intanto, continuiamo a comportarci bene e a cercare di sorridere. Ti abbraccio!
Grazie per la serenità e il senso di continuità che ci trasmetti in questi giorni così difficili. Tutto è rallentato, per chi ha la fortuna di dover solo stare a casa, e così anch’io sto cercando di applicare nuovi stili di vita. Faccio la spesa di frutta e verdura una volta la settimana e mi viene consegnata a casa: così programmo i menù di tutta la settimana dando la precedenza alle verdure più deperibili e cucinando dopo quelle più resistenti. Pasta riso legumi: ho deciso di utilizzare le scorte prima di ricomprarne delle altre e quindi sperimento anche nuove ricette. Il risultato? azzerato qualsiasi spreco e ottimizzati anche i tempi per la cucina! Nel frattempo un’occhiata ad armadi e cassetti ti fa scoprire un mondo di possibili risparmi di risorse! Grazie Angela per il tuo impegno!
Cara Annalisa, grazie a te per il tuo commento e per il tempo che mi hai dedicato! Mi piace pensare a questo blog anche come ad uno spazio alternativo ai soliti social dove potersi confrontare, incontrare, seppure in modo virtuale. Un abbraccio!
Ciao, io sto continuando a lavorare le mie 7 ore al giorno, solo che lo faccio da casa, il mio compagno lavora nella gdo quindi anche lui lavora 6 gg su 7. I nostri ritmi non sono cambiati più di tanto. Non ho la sensazione di avere più tempo, non riesco a seguire dirette, corsi online ecc. Anche io non sto facendo dolci e ricette che necessitano troppi ingredienti: se devo fare la spesa il meno possibile trovo davvero poco sensato continuare a cucinare come se non ci fosse un domani. E lo faccio anche se il mio compagno può portare a casa la spesa anche tutti i giorni.. shopping online 0 un po’ perché non so comprare vestiti online e un po’ perché non mi servono altri vestiti per stare chiusa in casa… aspetto pazientemente che tutto questo passi ..Buona serata
Ciao Deborah! Io sono messa come te (e infatti sono sparita dai social, a parte Pinterest, perchè tutto il tempo che mi resta lo dedico al blog!), tempo zero e ancora più incasinata di prima, shopping on line inesistente a parte il necessario. Davvero speriamo che tutto questo passi… e intanto godiamoci le nostre famiglie! Ti abbraccio!
Cara Angela, lavoro da casa ormai da quasi un mese, ma i mie orari sono più o meno gli stessi di sempre. Certo, non ci sono gli spostamenti e l’ufficio in casa è più comodo, quindi ho un po’ di tempo in più a disposizione. Anche noi facciamo la spesa il meno possibile, cioè una volta ogni 15 giorni, anche grazie ad un frigorifero capiente e molto efficiente. Non faccio un programma dei menù, ma riesco ad avere tutto quello che serve e non sprecare nulla. Anzi, siccome fare la spesa non mi piace, penso che manterrò questa abitudine anche in seguito. Se qualche volta capita di avere bisogno di un ingrediente che non ho, cerco di trovare un sostituito oppure faccio un piatto diverso. Non mi viene certo in mente di uscire per comprarlo ! Ho approfittato per fare grandi pulizie e anche io ho inziato a lavare e mettere via le cose invernali più pesanti. Quando torneremo alla normalità, queste cose saranno già fatte e avrò più tempo per andare a fare qualche bella passeggiata o per andare al mare !…
Brava Claudia! Fai benissimo! Io devo dire che sto approfittando delle belle giornate e delle bambine che giocano fuori per mettermi un po’ al sole in giardino!
Io non riesco a mangiare la verdura cruda (le mie amate insalate) xché ho paura……Anche lavata accuratamente mi spaventa……
Così come le fragole (che adoro!) xché è una frutta che non si sbuccia…..
Il pane non lo acquisto più (è il cibo più “toccato” che esista!). Acquisto solo verdure congelate, illudendomi che siano rispettate tutte le procedure igenico sanitarie corrette per evitare il contagio. Mi giudicherai pazza, ma da sempre ipocondriaca, vivo questo periodo con ansia. Vivo con una persona immunodepressa a causa di una malattia rara e questo mi spinge ad essere sempre attenta e scrupolosa…… Esageratamente maniaca, non vedo l’ora che tutto passi……E mi spaventa terribilmente il rientro, ho paura che la gente si faccia prendere troppo dall’euforia dimenticando di mettere in atto i comportamenti adatti. Xché non sarà un rientro tranquillo…….E finché non sarà arrivato il vaccino ci troveremo in pericolo costante. Il lavoro però deve riprendere……
Cara Laura, che dirti… ti capisco meglio di quello che credi, ma cerco di non farmi prendere dall’ansia e di essere il più possibile prudente e razionale. Finirà tutto prima o dopo, dobbiamo cercare di guardare avanti! Forza!
Ciao Angela, anche noi in casa che siamo solo in due (anzi cinque due cani e il gatto) stiamo ottimizzando le risorse : la spesa al supermercato una volta ogni 10 giorni…per cose molto essenziali la verdura , che mi forniva il mio papà all’orto ma ora con il fatto che non ci si può spostare anche per soli 12 km la prendo da dei ragazzi della mia zona (Medicina ) che fanno servizio a domicilio e che hanno i campi…. e tra l’altro con gli scarti della verdura via andare di vellutate leggere che sono buonissime… il bucato una volta a settimana perché lavorando da casa onestamente siamo in tuta ed è comunque sufficiente una/due lavatrici a settimana sopratutto nel week che costa anche meno (ma quello lo facevo anche prima) e fortunatamente abitando in campagna riusciamo a fare attività fisica nell’arco dei 200 metri , avanti e indietro, in più siamo abbronzati perché dopo lavoro , e visto che il tempo è stato bellissimo almeno qui in Emilia Romagna , prendiamo il sole in giardino.Nelle restrizioni generali ci possiamo ritenere fortunati……Un abbraccio a tutte voi e grazie Angela per quello che fai per noi……(da quando ho scoperto Micolet grazie a te compro quelle cose che magari non metto tutti giorni esempio felpe…mi trovo molto bene l’unica cosa trovo difficile l’acquisto di pantaloni in quanto ritengo sia un capo che va necessariamente provato…..qualche mese fa ho acquistato per due volte due pantaloni ma non mi stavano bene e renderli mi sarebbe costato di più, quindi li ho donati ai frati cappuccini di Imola che gestiscono un mercatino per le missioni..)
Cara Mariangela, grazie a te per la tua attenzione anche in questi giorni complicati…sono contenta di esserti stata utile in qualche modo. Ti sono vicina! Un abbraccio forte!