È possibile fare shopping sostenibile in saldo? E, più in generale, come orientarsi per capire se i capi sono di buona qualità o sono fregature? Con questo post vorrei darvi dei consigli per acquisti in saldo, che vi permettano di acquistare bene e in modo sostenibile. Ecco la guida per comprare bene e sostenibile con i saldi!
Guida per comprare bene e sostenibile con i saldi: puntate ai capi “giusti”
Tradotto in parole semplici: approfittate dei saldi per acquistare quei capi che puntavate da tutta la stagione e che finalmente sono scesi di prezzo, tipo un bel cappotto o capo spalla, un bel paio di stivali, una bella borsa. Quando dico “bello” intendo non solo esteticamente, ma anche “di valore”. Insomma, quel genere di cose che non avreste comprato non in saldo perché magari troppo care e che adesso magari potete permettervi. Evitate invece tutte quelle cose che acquistereste solo perché “vanno di moda” e di cui, quasi sicuramente, vi stuferete dopo averle messe tre volte. Per capirsi, un conto è se va il bordeaux, che è un colore più o meno riutilizzabile, un conto è il verde fluo: sicure che l’anno prossimo lo rimettereste? E comunque, se costa poco… beh, chiedetevi perché costa così poco.
Guida per comprare bene e sostenibile con i saldi: chiedetevi sempre “Mi serve davvero?”
Altra domanda che in pochi si fanno. Da quando io ho cominciato a pormela, vi assicuro che ho dato un taglio netto sia ai miei acquisti che a quelli delle mie figlie. Siete proprio certe che quello che state per comprare vi serva veramente? Che sia una cosa che indosserete? Che si abbini con altre cose che avete già nell’armadio o che serva per completare un vostro outfit? E anche di non avere già nell’armadio qualcosa di simile? Vi raccomando, fatevi questa domanda anche quando comprate on line.
Guida per comprare bene e sostenibile con i saldi: leggete bene il cartellino e le etichette
Ormai ve l’avrò ripetuto fino alla nausea: leggete le etichette. Guardate la composizione dei capi e la provenienza. Controllate se ci sono certificazioni valide (GOTS, Oeko-Tex o simili). E poi non fatevi fregare: guardate la percentuale di sconto, verificate che sia corretto il prezzo scontato e che il prezzo non sia stato precedentemente gonfiato per poi essere scontato. E ricordatevi che avete il diritto di cambiare la merce in saldo in caso sia difettosa (però cercate di controllarla prima con attenzione!) e che per farlo avete ben due mesi di tempo, dietro presentazione dello scontrino fiscale.
Guida per comprare bene e sostenibile con i saldi: organico non è sinonimo di etico e nemmeno di sostenibile
Altra cosa a cui stare attenti, soprattutto in saldo, quando tutti sventoleranno bandiere con scritto “organic” o “bio” è che né l’uno né l’altro vogliono dire etico o sostenibile. Sono proprio due cose diverse: il cotone biologico (organico in traslitterazione dall’inglese) può essere coltivato e lavorato in modo etico e sostenibile, ma non è sempre così, anzi. Pensate alle produzioni massicce di cotone organico per il fast fashion che sforna quotidianamente decine di migliaia di capi. Di etico non c’è nulla e probabilmente nemmeno di sostenibile. Tra l’altro, la coltura e la lavorazione del cotone impiegano molta più acqua rispetto ad altri tipi di filato, ad esempio il lino o la canapa. In ogni caso, controllate sempre, in caso di cotone organico, che ci sia la certificazione Oeko-Tex o ancora meglio la GOTS: così siete certe di andare sul sicuro, specialmente per i vostri bambini.
8 risposte
Fantastica, come sempre! Leggo sempre con piacere e ti ripeto, sei l’unica fashion blogger che leggo. TOP ❤︎
Tu sei di parte amica ?????
Non c’è che dire.. Rispetto al tuo articolo di gennaio 2018 hai proprio cambiato rotta… Sono andata a rileggerlo e non sembri neanche tu… Ti stimo molto… Farsi domande e cambiare idea è sinonimo di grande intelligenza… Continua così!
Ti ringrazio per la tua stima, davvero. In realtà, i capi di quell’articolo, alla fine, non li ho comprati. Mi facevano voglia, ma poi ho deciso semplicemente di non spendere i miei soldi in capi che avrei messo pochissimo, soprattutto in un periodo in cui non mi cadevano esattamente dalle tasche (non che adesso sia molto diverso, ma insomma, è chiaro il concetto 😉 ). Adesso ho cambiato rotta, come hai detto tu. E’ molto più faticoso fare shopping, perchè non sai dove andare… quindi compri decisamente molto meno. Compri quello che ti serve. E siccome costa mediamente di più, ti fai due domande prima di tirare fuori la carta di credito. E’ proprio l’approccio che cambiato…
Ciao Angela, grazie grazie grazie dei tuoi preziosi consigli.
La mia domanda riguarda il cambio dei articoli nel caso non vadano bene o abbiano difetti. Tu scrivi che con lo scontrino il capo può essere cambiato entro due mesi…
Perché allora in un grosso certo commerciale vicino a casa mia ti fanno il cambio al massimo entro 10 giorni (anche senza saldi!)?
Un abbraccio
La legge prevede che il cambio possa essere fatto entro 60 giorni. Il motivo per cui molti negozianti chiedono che il cambio degli articoli in saldo venga fatto entro periodi più brevi (te lo dico da ex negoziante) è spesso di carattere pratico: alla chiusura della stagione si fanno gli inventari della merce della stagione terminata e si riparte con la nuova stagione. Se vengono resi prodotti in saldo una volta che l’inventario è stato fatto, la gestione diventa complicata. Io in genere mi attengo alle istruzioni del negozio. In ogni caso chiedi sempre alla commessa!
Per me è’ il concetto “mi serve davvero” che non è semplice, nel senso che alla fine “davvero” non serve niente…Quest’anno avevo pensato di comprare una borsa bella, ma allla fine le borse belle mi sembrano costose anche in saldo, e poi…mi serve davvero ?? anche no…e infatti non ho comprato niente..In ogni caso, i tuoi consigli credo siano da seguire alla lettera. Comprare poco, solo se serve e di qualità. claudiag
Hai ragione, ma magari si ha voglia ogni tanto di svecchiare un po’ il guardaroba comprando un bel capo. Oppure banalmente un cappotto nel corso degli anni si è sformato e non ci sta più bene. In questo caso “serve” acquistare un nuovo prodotto. L’importante è non farlo ad ogni piè sospinto, altrimenti non se ne esce… soprattutto per i bambini, dove la tentazione è forte!