Dal momento che tra pochi giorni comincerà il Plastic Free July, ho pensato di darvi qualche spunto per eliminare gradualmente la plastica anche dal vostro armadio! Perché, c’è plastica nei nostri vestiti? Eccome! Leggete un po’…
Premessa
Nato in Australia, il Plastic Free July è una campagna internazionale volta a sensibilizzare la popolazione per ridurre il consumo di plastica. Tristemente, di plastica nascosta nei nostri armadi ce n’è proprio tanta. Un po’ di questa è indispensabile (alcuni capi devono essere realizzati in polimeri sintetici per essere performanti o semplicemente per rendere bene indossati), ma la maggior parte, se non si è attenti, è ben nascosta e spesso inutile, se non addirittura fastidiosa.
Come eliminare la plastica dall’armadio: leggete le etichette
Lo so, ve l’ho fatto uscire per le orecchie, ma repetita iuvant, si dice no? Prima di acquistare un capo, accertatevi della sua composizione leggendo l’etichetta. Se vedete che al suo interno sono presenti fibre come poliestere, poliammide o acrilico, sappiate che si tratta di derivati del petrolio: un po’ come se vi steste mettendo addosso un sacchetto della spazzatura. Va da sé quindi che è preferibile utilizzare fibre di derivazione naturale: cotone, lino, canapa, seta, bambù, lana e simili, viscose.
Come eliminare la plastica dall’armadio: considerate le fibre di nuova generazione
Come accennavo sopra, ci sono alcuni capi di abbigliamento che realizzati in poliestere o in nylon sono più performanti. Penso ad esempio ai capi tecnici o sportivi e ai costumi da bagno. In questo caso, preferite quelli realizzati fibre riciclate o rigenerate, come l’Econyl o il PET riciclato, in modo da aiutare il più possibile l’economia circolare!
Come eliminare la plastica dall’armadio: evitate i misti di derivazione sintetica
Cotone + poliestere, lana + acrilico: questi mix sono letali! Intendo dire che ad esempio la lana filata con l’acrilico (cosa che viene fatta per rendere il tessuto più soffice) ci fa sudare senza tenerci caldo e, nel peggiore dei casi, puzzare. Quindi le laviamo spesso in lavatrice… e così facendo rilasciamo in acqua microplastiche che vanno a finire in mare, con tutti i danni che ne conseguono. Il cotone filato con il poliestere invece, lavato in lavatrice tenderà a fare peeling. Insomma: se potete preferite fibre pure, o miste ma di derivazione naturale.
Come eliminare la plastica dall’armadio: occhio alla vegan leather
Pelle vegana: una delle invenzioni del greenwashing! Occhio, perché dietro a questa definizione molto spesso non si nasconde altro che… poliestere! Un conto è se si tratta di poliestere riciclato o di materiale di recupero, ma altrimenti si tratta sempre di plastica! Diverso è il discorso se si tratta invece di tessuti innovativi sostenibili, come l’Apple skin, o il Pinatex o la Wineleather, la cui derivazione è naturale.
Come eliminare la plastica dall’armadio: attenzione anche a quello che non si vede
Vi raccomando: leggete bene le etichette anche (e soprattutto!) della biancheria! Calzini che non si usurano nemmeno dopo secoli ma che una volta tolti ci fanno puzzare i piedi probabilmente avranno dei fili di poliestere dentro. Se l’elastico di uno slip o l’orlo di un reggiseno vi prudono, potrebbero non essere stati rivestiti, quindi avete delle fibre plastiche a contatto diretto con la pelle, con tutto quello che può conseguirne: irritazioni, rush e simili. Non parliamo poi della biancheria in tessuto sintetico o misto: in caso soffriate di candidosi o problemi analoghi, cercate di evitarla, perché non permette la traspirazione e favorisce il proliferare dei batteri.
Se vi interessa approfondire l’argomento del Plastic Free July, vi invito a seguire il neonato profilo di Koroo, un magazine (presto) on line, della cui redazione faccio parte anche io, che ha l’obiettivo di trasmettere contenuti utili per una vita più sostenibile e consapevole. Se vi iscrivete alla Newsletter, riceverete subito una checklist da scaricare per eliminare gradualmente la plastica in tanti diversi ambiti della vostra vita!
4 risposte
Sono da sempre “fissata” con la lettura delle etichette e da molti anni cerco di evitare le fibre sintetiche in favore di quelle naturali. Questo non significa che il mio armadio sia completamente “plastic free”…penso in particolare a reggiseni e costumi, categorie per le quali non ho trovato ancora alternative valide, ma mi riprometto di provare fibre rigenerate. Poi siccome uso le cose per tanti anni, penso di avere anche qualche pezzo acquistato o regalato molto tempo fa, in fibra mista…ma sono veramente poche cose, penso non più di due o tre, che sono comunque troppe….
Claudia, posso assicurarti che sei ampiamente sopra la media. Ci sono capi, come dicevo sopra, che è davvero difficile trovare in fibre non sintetiche che offrano la stessa performance delle fibre sintetiche. Il rigenerato posso assicurarti che è davvero ottimo, per esperienza diretta.
Il PET riciclato non è diverso dalla plastica e rilascia microplastiche, quindi inquina. Non è che essendo rigenerato diventa qualcosa di completamente diverso, sempre di plastica si tratta.
Buongiorno Annalisa, grazie per il tuo commento. Certo, hai ragione! Non mi sembra di aver scritto il contrario comunque ☺️