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Come riciclare gli abiti usati: guida pratica

Rigenerarne il tessuto, donarli ad associazioni benefiche, recuperarli in progetti di upcycling: ecco come riciclare gli abiti usati!

Come riciclare gli abiti usati

Premessa

Questo post è destinato, spero ad evolversi e arricchirsi nel tempo, man mano che ci saranno nuovi modi per recuperare gli abiti usati e far sì che inquinino sempre meno l’ambiente. Non so se lo sapete, ma solo una piccolissima part degli abiti smessi viene effettivamente riciclata o recuperata, parliamo di percentuali veramente minime (meno dell’1%). Dove finiscono tutti gli altri? In discarica, dove non si decomporranno, soprattutto nel caso delle fibre sintetiche e miste sintetiche, o lo faranno dopo anni, nel caso di quelle naturali.

Oggi sono stati fatti tantissimi passi avanti da questo punto di vista: esistono tessuti innovativi che sono perfino biodegradabili, quindi, in caso finiscano in discarica, si decompongono in un arco di tempo che va da 3 ai 5 anni, andando a concimare il suolo. Purtroppo però sono passi troppo piccoli per la mole di materie tessili che viene gettata ogni giorno. Con questo post vorrei darvi delle idee per avere delle alternative al gettare via i vostri capi.

Come riciclare gli abiti usati
Fonte Pinterest

Come riciclare gli abiti usati: se sono in buone condizioni

Se i vostri abiti usati sono in buone condizioni, potete rivenderli nel circuito del second hand, a cui ho dedicato ampio spazio (ecco qui un articolo per voi). Ci sono moltissime realtà che trattano qualunque tipo di capo, da quelli di lusso al fast fashion, dagli abiti per bambini a quelli nuovi con cartellino (acquistati e mai messi, che riempiono gli armadi). Parlo di Vinted, Micolet, The Chance Clothing solo per citarne alcuni: fateci un giro, io li frequento più o meno tutti.

Come riciclare gli abiti usati
Fonte Pinterest

Come riciclare gli abiti usati: la lana e il cachemire

Se i vostri capi sono in fibra 100% lana o cachemire, potete inviarli a Rifò, che ve li viene a prendere a casa con corriere. Ricardano e rifilano la materia prima e la fanno diventare il punto di partenza per capi nuovi. Oltre a loro, ci sono anche altre realtà, come quella di Filo d’Autore, che fanno la stessa cosa e che sono entrate anche nel progetto di moda circolare di Atotus, di cui vi parlo tra qualche paragrafo.

Come riciclare gli abiti usati

Come riciclare gli abiti usati: il denim

Sempre Rifò, in collaborazione con i supermercati NaturaSì, ha predisposto in alcuni punti vendita in Italia una serie di box in cui potete conferire il vostro vecchio denim, il cui cotone viene riciclato e riutilizzato per creare maglieria nuova. Qui trovate l’elenco dei punti vendita dove potete conferire il denim usato.

Come riciclare gli abiti usati

Come riciclare gli abiti usati: le calze in nylon

Quanti collant buttiamo via perché si smagliano? Se siete mamme di bambine, e se queste bambine magari fanno danza classica, avete una vaga idea del volume di calze che si buttano annualmente, perché purtroppo irrecuperabili. C’è un brand svedese che recupera il nylon delle calze: di tratta di Swedish Stockings. Potete conferire i collant presso i loro centri di raccolta, uno dei quali è a Padova da Friendly Shop.

Come riciclare gli abiti usati

Come riciclare gli abiti usati: cotone e altre fibre da Atotus

Atotus è una realtà che mi ha colpito moltissimo, ideata da Silvia, una ragazza sarda trapiantata a Trento. È riuscita a mettere in piedi un sistema circolare in cui nel momento in cui vengono conferiti abiti usati, vengono attribuite delle tips, una specie di moneta virtuale, con cui si possono acquistare capi nuovi venduti da aziende etiche e che trattano a loro volta la moda circolare, inserite nel circuito. Aziende come Rifò appunto, ma anche Filo d’Autore e Par.Co denim, per citarne alcune.

Come riciclare gli abiti usati

La cosa che li differenzia da altre realtà è che loro raccolgono anche le fibre di cotone, oltre alla lana, che vengono mandate ad aziende che le riciclano. In più, gli abiti da bambino o premaman vengono donati al Centro di Aiuto alla Vita di Trento, mentre quelli che si possono ancora recuperare vengono inseriti in un progetto di upcycling ad opera della scuola di moda di Trento.

Come riciclare gli abiti usati
Fonte Pinterest

Come riciclare le scarpe di gomma

Quante sono le scarpe da ginnastica che non usiamo più o che abbiamo distrutto? Bene: anche quelle possono essere riciclate. La gomma infatti viene recuperata presso i centri di raccolta Esosport che la ripolimerizza e la usa per realizzare pavimentazioni in gomma. Oltre alle scarpe, recuperano anche i copertoni delle biciclette e le palline da tennis. Trovate tutto sul loro sito!

Come riciclare gli abiti usati

Come riciclare gli abiti usati: l’upcycling

Fare upcycling significa recuperare capi rovinati per farli diventare qualcos’altro: ad esempio, un vecchio paio di jeans può diventare una minigonna, una maglietta colorata può essere utilizzata per ricoprire scatole e portapenne. Insomma, è un’arte creativa, che mette alla prova la vostra fantasia!

Gli swap party

Sperando che il Covid ci lasci finalmente tornare ad avere una vita sociale normale, gli swap party sono delle occasioni bellissime per scambiare i vostri abiti e accessori con amiche e conoscenti. Quando si dice, minimo sforzo, massimo risultato!

Come riciclare gli abiti usati
Fonte Pinterest

Come riciclare gli abiti per bambini

Tutto quello che non riuscite a vendere o a dare all’amica incinta, tenete presente che può essere utile a chi davvero ha bisogno. Provate a chiedere al vostro pediatra o agli ospedali: spesso loro sono in contatto quotidiano con gente che davvero ha bisogno anche delle cose elementari (e anzi, queste persone si moltiplicano ogni giorno di più, a quel che mi ha detto la mia pediatra).

Come riciclare gli abiti usati

Come riciclare coperte, asciugamani e simili

Se non riuscite a riciclarne la fibra perché sono sintetici e non sono in lana o cotone, provate a chiedere ai canili della vostra zona (o al veterinario!): spessissimo hanno bisogno di coperte, asciugamani vecchi e simili per imbottire l’interno delle cucce.

Infine: perché non portare i vestiti nei box presenti presso i negozi fast fashion

Ci sono tanti negozi fast fashion che hanno al loro interno programmi che permettono di conferire vecchi vestiti a fronte di buoni acquisto. Il mio consiglio è, per quanto mi renda perfettamente conto che è meno pratico in termini di tempo, quello di evitare di portarli presso questi punti di raccolta. Vorrei qui farvi riflettere un attimo sul perché vi dico questo: questi brand producono tonnellate di fibre tessili, per la maggior parte non riciclabili, realizzando capi destinati a durare poco, in modo che voi possiate gettarli via per acquistarne di nuovi.

Al di là della meccanica fondamentalmente errata di questo processo, vi siete mai domandati dove finiscono queste tonnellate di vestiti raccolte? Lo ha fatto vedere chiaramente Matteo Ward in Junk – Armadi Pieni (docuserie realizzata in collaborazione con Will Italia e Sky che vi suggerisco di guardare, la trovate su YouTube). Vengono imballati in enormi balle di vestiti che intasano aree del pianeta lontane da noi, come il Cile o il Ghana, disintegrando le economie locali. Questo però non ve lo dice nessuno… vi invitano solo a raccogliere i vostri capi per omaggiarvi di un buono sconto, con sui potrete acquistare altri capi destinati a durare altrettanto poco. Capite il cortocircuito?

Come riciclare gli abiti usati

Per concludere

In tanti conferiscono gli abiti usati nei bidoni gialli: personalmente vi sconsiglio di farlo, perché, come evidenziato da varie inchieste, sono assimilati ai rifiuti e possono finire nel racket della mafia, oppure finiscono nelle stesse balle che poi arrivano in Ghana e in Cile. Piuttosto donatele ad associazione caritatevoli della vostra zona, alla parrocchia o simili, di cui conoscete personalmente chi si occupa della loro gestione.

Come riciclare gli abiti usati
Ecco, spero di avervi dato degli spunti utili adesso che si profila il cambio di stagione all’orizzonte. Vi raccomando: a monte, pensate sempre prima di acquistare qualcosa di nuovo!

9 risposte

  1. Non mi piace il denim, quindi non ho nulla, però, visto che sono over, ho tanto vero cotone e vera lana…quindi riciclo donando alla parrocchia abbigliamento in buono stato e al canile quello malandato: lo usano x le cucce!

  2. mi e’ piaciuto molto questo articolo mi ha aperto un mondo, sono molto interessata e attiva al riciclo….grazie

  3. io indosso maglie di cachemire che hanno vent’anni…se vesti classico non ci sono problemi…..sono riuscita a mantenere la mia taglia, la 44 per tanti anni ora ne ho 68 e spero di continuare così

  4. Ho letto con interesse l’articolo e qualche commento: ma lo sapete che i volontari Caritas della mia zona praticamente non vogliono abiti usati? Ho visto buttate roba in buonissime condizioni, solo perché le giacche avevano la piega del collo un po’ consumata: mi sono segnata e, dato che ho troppo jeans dei nipoti, lo conferiro’ in un centro raccolta. Grazie

  5. Carissima Angela, davvero un Bell articolo, io riciclo di tutto l importante che la stoffa di un vestito o pantalone sia integra, confezioni borse, shopping bag, clutch, rivesto scatole, faccio casette portachiavi etcm. Un bacio e buona vita, evviva il riciclo. Graziella

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