Cotone e viscosa ma non solo: ecco un post con una piccola guida su che tessuti scegliere per la primavera!
Premessa
Per ogni stagione è fondamentale scegliere il tessuto giusto da mettersi addosso. Sembra una banalità, ma non lo è affatto: il nostro benessere passa anche da quello che ci mettiamo addosso, soprattutto considerando che la nostra pelle è l’organo più esteso del nostro corpo. In genere, quando si parla di primavera, i tessuti che vengono in mente sono il cotone e la viscosa, ma non ci sono solo loro. Vediamone qualcun altro insieme, oltre a questi due che sono forse i più conosciuti.
Che tessuti scegliere per la primavera: il cotone
Il cotone è una fibra resistente, fresca e che va bene tutto l’anno. In primavera è particolarmente confortevole perché è traspirante e leggera. Fate attenzione che il cotone che acquistate sia di buona qualità, se lo trovate certificato GOTS meglio. Controllate che non sia leggerissimo, che abbia quindi una buna grammatura, in modo che non si sciolga in lavatrice dopo due lavaggi.
Che tessuti scegliere per la primavera: la viscosa
La viscosa è un tessuto freschissimo per la primavera, morbido e confortevole e soprattutto di origine naturale. Quello a cui dobbiamo fare attenzione quando si tratta di viscosa è più che altro come e dove viene prodotta. La viscosa è una fibra che parte dalla cellulosa di alcuni tipi di piante e che viene processata in modo chimico per ottenere il filato da poter tessere. Quello che importa è che i processi chimici siano il meno impattanti possibile sia sun pianeta che sulla nostra pelle: pr questo è importante affidarsi a brand che abbiano un qualche tipo di certificazione o che traccino la loro filiera produttiva.
Che tessuti scegliere per la primavera: la seta
La seta è una fibra tessile di origine animale, meravigliosa portata a pelle perché estremamente traspirante e soprattutto termoregolatrice. Quando parlo di seta, non mi riferisco solo cal raso, che è un tessuto in seta, ma anche al crêpe, quel tessuto più opaco e leggermente più ruvido, bellissimo per bluse e top, non necessariamente eleganti. Se siete vegani, sappiate che esiste la seta buretta, che è un filato che si ottiene srotolando il baco dopo che la farfalla è uscita dal bozzolo. Dal momento che il filo non sarà più un lungo filo unico, ma è più corto, il tessuto che ne risulta è leggermente più opaco, ma comunque meravigliosamente morbido e confortevole (viene utilizzato per i pannolini e i body dei neonati, per farvi capire la delicatezza).
Che tessuti scegliere per la primavera: il cachemire
Non inorridite! Il cachemire può essere filato in tanti modi diversi: il numero di fili usati ne determina spessore e peso. Più è alto il numero di fili, più il capo sarà pesante. Per esempio, un maglione a 2 fili sarà da mezza stagione mentre uno da 6 o da 12 fili sarà l’ideale per l’inverno. Il cachemire è una fibra molto pregiata e delicata, ma è anche eccezionale dal vari punti di vista: e termoregolatore, quindi, come la seta, ha la capacità di mantenere una temperatura costante, ed è l’igroscopico, quindi assorbe l’umidità (e perciò il sudore), cosa che lo rende altamente traspirante.
In concreto, insieme al maglione in cotone, per la primavera potreste valutare un sottile maglioncino in cachemire: super chic, da indossare anche a pelle ed elegantissimo! Se temete il costo alto, potete optare per il second hand o per le fibre rigenerate.
Per concludere
Va da sé che le fibre sintetiche sono sempre sconsigliate a contatto con la pelle, in qualunque stagione. Per la stragrande maggioranza, si tratta di fibre derivate dal petrolio, quindi ci stiamo mettendo addosso qualcosa che non fa traspirare la pelle e che causa cattivi odori e può provocare perfino dermatiti e irritazioni, soprattutto quando si comincia a sudare. Fate attenzione e leggete le etichette!
4 risposte
Io ho sempre trovato che la seta tiene un.gran caldo…seta seta, non artificiale!
Certo che sì, mi riferivo alla pura seta, non al poliestere che sembra seta!
Forse non mi sono spiegata bene; gran caldo con seta naturale…
Ah scusami, avevo inteso male io!