In tanti vorrebbero cominciare un percorso sostenibile nella moda, ma non sanno come fare, da dove iniziare, o lo ritengono una cosa molto difficile. Ho pensato di scrivere questo post per darvi uno spunto semplice e immediato da cui partire: ecco 10 consigli pratici per rendere subito sostenibile il vostro guardaroba.
Come avere un guardaroba sostenibile, 10 consigli pratici: premessa
Se c’è una cosa su cui ho riflettuto in queste settimane di quarantena è l’effetto che avrà questa pandemia sulla moda in senso globale. Come cambieranno i nostro consumi, come cambierà il nostro modo di acquistare, se il nostro approccio alla moda sarà differente. Sapete che sostengo con passione la causa della moda etica e sostenibile, perché credo fermamente che se in tanti cambiamo qualcosa, il cambiamento sarà davvero possibile e in tempi rapidi (che sono esattamente quelli di cui abbiamo bisogno).
Mi ha molto colpito il ragionamento che ha fatto Giorgio Armani nella sua lettera a WWD, in cui esorta il mondo del lusso ad abbandonare la logica del fast fashion. Mi auguro che questa sua lettera segni l’inizio di un cambiamento che coinvolga tutta la filiera dell’industria della moda. Pensate a questo post come ad una piccola lista di cose da fare per il futuro… per un futuro più amico della terra e di chi la abita.
Come avere un guardaroba sostenibile: 10 consigli pratici
Partite da quello che avete:
1. Riorganizzate il vostro armadio, tirate fuori tutto quello che avete e imparate ad indossare anche i capi che usate meno. Capire i vostri punti di forza e di debolezza e i colori che più vi valorizzano è un ottimo inizio.
2. Usate quello che avete: mettetevi i vostri vestiti, portateli finché non arrivano a fine vita. Solo allora smaltiteli.
3. Prendetevi cura di quello che avete: rammendate un buchino se è invisibile, attaccate i bottoni, fate pulire e suolare le scarpe. Cercate di evitare quando possibile l’asciugatrice (che logora le fibre) e lavate i capi con attenzione, senza centrifugarli al massimo. Li farete durare molto di più.
4. Prima di acquistare qualcosa di nuovo, riadattate quello che avete: sarà sufficiente trovare una brava sarta per rendere un vecchio abito démodé un pezzo super trendy.
Occhio a quello che comprate:
5. Domandatevi se davvero quello che state per acquistare è una cosa che vi serve. Nove volte su dieci, la risposta è no. Soldi risparmiati, che potrete reinvestire nell’acquisto di pochi capi di qualità.
6. Segue dal punto sopra: comprate meno e meglio. Fate attenzione alla qualità dei capi che scegliete, alle finiture, a dove vengono realizzati e con che tessuti. La qualità ha un prezzo.
7. Se potete, preferite attività locali, che hanno il controllo di tutta la loro filiera. Piccole manifatture, aziende che producono in laboratori non troppo lontani dalla loro sede e che abbattono in questo modo i costi di trasporto e le relative emissioni.
8. Non snobbate vintage e second hand. Sono miniere d’oro che possono essere davvero utili per acquistare a prezzi bassi se non bassissimi capi pressoché nuovi, con conseguente impatto zero dei nostri consumi sull’ambiente. Fatevi ispirare da serie TV come “Downton Abbey” o “Made in Italy” o altri film in costume, da “Grease” a “Adaline“. Vedrete che il gusto per il vintage vi verrà immediatamente!
Occhio a come smaltite i capi usati:
9. Date ai vostri capi una seconda vita. Se potete, evitate di buttare tutto nel bidone del secco: organizzate swapping party tra amiche, metteteli in vendita on line, dateli alla parrocchia. Se i capi sono in buono stato, qualcun altro li apprezzerà anche dopo che lo avete fatto voi.
Come avere un guardaroba sostenibile, 10 consigli pratici: infine…
10: infine l’ultimo consiglio. Ricordatevi: il vestito più sostenibile è quello che non acquistate! Se tenete a mente questo, tutti gli altri 9 punti vi sembreranno molto più facili da mettere in pratica.
13 risposte
Grande!!!!! Consigli utilissimi!!!! ??
Grazie Teresa, mi fa piacere!
Grazie….splendidi consigli.
Grazie a te di avermi letto Aureliana!
Cara Angela, i tuoi saggi consigli mi ricordano le cose che faceva e ancora fa mia mamma: tutto all’insegna della cura e dell’attenzione, con il risultato sicuro di risparmio di risorse ed economico. Lei riusciva anche a realizzare abiti o gonne per noi bambine con avanzi di tessuto o abiti suoi non utilizzabili. E’ un modo che ho ben presente e che cerco di ricordare sempre, anche davanti alla moda “fast”, economica, veloce e di scarsa qualità.
che mani d’oro doveva avere Claudia! Sono delle abilità che adesso lentamente si stanno perdendo purtroppo…
Ottimi consigli come sempre!
Luisella
Grazie Luisella!
Grazie, sei davvero unica!!
Grazie, sei davvero unica!! Ci dai sempre ottimi consigli per un mondo sostenibile.
Grazie a te Rita, che mi leggi sempre con tanto affetto!
Grazie per i tuoi consigli, anche io cerco di seguire i tuoi consigli e ci tengo ai miei vestiti, quelli che non indosso più cerco di riadattati, riesco anche a cucire, ciao
Ma sei bravissima Maria Bice, vorrei imparare anche io!