Ecco un post con 5 cose da sapere per capire come scegliere i tessuti dei vestiti: ogni fibra ha il suo perché!
Premessa
Visto che stiamo per mettere mano al cambio di stagione, ho pensato che potesse essere utile fare un piccolo vademecum di 5 cose da sapere quando vi apprestate a scegliere i tessuti che indosserete. Sapete che qui, nel mio blog, mi sento libera di esprimervi la mia personale opinione e di darvi i miei consigli, che, a volte, non si uniformano a quello che pensa la massa, anche quando si parla di argomenti delicati come la sostenibilità e i tessuti naturali. Ho pensato che potesse esservi utile un piccolo elenco di 5 cose da tenere presenti quando valutate se acquistare o meno un capo sulla base del tessuto di cui è composto (perché siete tutte bravissime e leggete sempre le etichette, vero?).
Come scegliere i tessuti dei vestiti: 1. pensate a quanto userete quel capo
Si tratta di un capo che userete spesso? Prevedete di lavarlo e stirarlo molte volte? In questo caso sarà meglio utilizzare una fibra resistente, come il cotone o il lino, che si prestano ad essere torturati di più. Mi vengono in mente i vestiti dei bambini all’asilo: è inutile prendere fibre delicate come le viscose, meglio andare di cotone (che può essere tessuto in tanti modi diversi, dal jersey al velluto, ma sempre cotone resta), così sarete tranquille che potrete smacchiare, lavare e stropicciare quei capi perché le fibre saranno più resistenti.
Come scegliere i tessuti dei vestiti: 2. pensate a quando userete quel capo
Se userete quella determinata blusa per andare al lavoro in ufficio, allora potrete scegliere anche fibre più delicate, come le varie viscose (ricordatevi le le viscose sono fibre artificiali, ma di origine naturale: vengono infatti dalla cellulosa di alcuni tipi di piante, dal faggio, al bambù), o la seta, anche questa tessuta magari come crêpe, quindi opaca. Se invece dovete andare ad un matrimonio, quella stessa seta potrà essere tessuta come raso o come shantung e diventare più lucida ed elegante… ma sempre di seta si tratta!
Come scegliere i tessuti dei vestiti: 3. pensate a come lo laverete, stirerete, asciugherete
Importantissimo, soprattutto tenendo presente il concetto di cost per wear dei vari capi. Ragionate se il tessuto del capo è lavabile a casa in lavatrice, o se dovete portarlo in tintoria. Pensate se potrete asciugarlo in asciugatrice o dovrete asciugarlo all’aria. Pensate se sarà facile da stirare o se vi farà perdere un sacco di tempo (perché, e lo sapete anche voi, se prevedete che ci metterete un’ora a stirare una blusa tutta a balze, non la metterete mai…). Sono tutte piccole cose che però fanno la differenza quando si acquista un capo: in sostanza, pensate a quanto è pratica la sua manutenzione e se vi viene facile gestirla.
Come scegliere i tessuti dei vestiti: 4. occhio ai capi tecnici
Non sempre i tessuti naturali sono la migliore opzione possibile: per alcuni capi, come quelli tecnici, le fibre artificiali di derivazione sintetica sono più performanti di quelle naturali. Penso ai costumi da bagno, alle giacche da sci, all’abbigliamento da montagna. In alcuni casi, la fibra sintetica è l’unica soluzione possibile (a mio avviso). Anche qui però potete fare scelte consapevoli: alcune fibre possono essere rigenerate e riciclate, come nel caso dell’Econyl per i costumi o il PET riciclato per i giacconi da montagna o i piumini. Inoltre, ricordatevi che esiste sempre il second hand: soprattutto per capi che metterete poco, come l’abbigliamento da sci, per esempio, valutate l’usato! Per farvi un esempio, io ho preso, per andare a sciare, una bellissima giacca da sci nuova con etichetta su Vinted: niente fibre nuove immesse nell’ambiente e ho recuperato il capo che qualcun altro non indossava.
Come scegliere i tessuti dei vestiti: 5. occhio allo spessore del tessuto
Questo si lega anche alla situazione di utilizzo del vostro capo: se si tratta di capi eleganti o che metterete in contesti in cui non prevedete di stressarli troppo, potete optare anche per tessuti più sottili. Se invece si tratta di capi “da combattimento”, la grammatura del tessuto è fondamentale. Un capo che nasce in un tessuto sottile (come spesso se ne trovano nel fast fashion), se lo lavate e lo asciugate spesso, magari in asciugatrice, tenderà a fare i buchini sulle cuciture, e, con l’usura a diventare sempre più liso e trasparente.
2 risposte
Tutto giustissimo! Unica cosa che non mi convince è il second hand, ma è una idea mia…non mi piace usare cose già indossate da altri..x quanto riguarda vecchi “straccetti”, quasi sempre fast fashion, li uso x fare giardinaggio!!
Ciao Federica, è perfettamente comprensibile, anche io ero come te! Ma poi ho fatto la prova e adesso compro un sacco di cose usate, anche perché spesso le trovi nuove con ancora il cartellino attaccato! Condivido l’idea del look da giardinaggio in versione straccetto fast fashion 😉 un abbraccio!